Morgan Pruitt è un veterano del panorama enologico della Grande Mela. Crede nella certificazione biologica ed ama bere la Barbera d’Asti accompagnandola con carni brasate.
Morgan Pruitt è un veterano di lunga data della scena enologica italiana nella Grande Mela. Attualmente è il responsabile del reparto vino della Filiale di Eataly nel distretto di Flat Iron, per la quale si occupa anche di pianificare gli acquisti. A lui rivolgiamo alcune domande sulla Barbera d’Asti e sul suo rapporto con il mercato americano.
Morgan, quale è stata la tua prima esperienza con la Barbera d’Asti?
Credo fosse il 2000, l’assaggiai durante una cena da ‘Babbo’, a New York.
Cosa ti piace della Barbera d’Asti rispetto agli altri grandi vini italiani?
È un vino assolutamente versatile. Oggi ad esempio qui da noi abbiamo provato una Barbera d’Asti così potente e piena di sapore da invogliarti a bere tutta la bottiglia.
A proposito di cibo, la Barbera viene spesso definita “the ultimate food wine”, grazie alla sua freschezza, ai suoi aromi fruttati ed alla grande versatilità. Con cosa accompagneresti la Barbera d’Asti? Qual è il tuo abbinamento tradizionale preferito e quale quello “creativo”?
Della Barbera d’Asti apprezzo la facilità con cui si può abbinare alla carne, sia cucinata alla griglia sia brasata. La sua vitalità acida la rende poi una compagna ideale per tutti i formaggi a pasta dura, per i salumi ed anche per i piatti di mare robusti, come ad esempio il pesce spada.
I tuoi clienti hanno familiarità con Barbera d’Asti?
Gli americani hanno familiarità con la Barbera in generale, senza però riuscire a distinguere se sia prodotta nell’astigiano o altrove. Nel complesso è un vino che gli piace, sebbene sia in parte ancora sconosciuto.
Cosa consiglieresti ai produttori di Barbera d’Asti che vogliono raggiungere sommelier e consumatori americani?
Sono convinto che la certificazione biologica sia un aspetto fondamentale per il consumator americano. La Barbera d’Asti rappresenta inoltre un vino dal grande potenziale, perfetto per il consumo quotidiano. La sfida è quindi quella di garantire un vino fresco e croccante, capace di farsi apprezzare giorno dopo giorno.