La Barbera è un ponte, da cui prende avvio un’avventura dentro la storia, la terra, le persone ed i sapori di vini unici come Ruchè, Grignolino, Albarossa.
Barbera Lovers
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Quando ero piccola, adoravo il libro “Gobbolino, the witchs’ cat ” di Ursula Moray Williams. Un titolo che mi è comparso in testa, proprio mentre pensavo a questo articolo. Eh si, Gobbolino fa rima con Grignolino… Ma c’è qualcos’altro?
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“Casa dolce casa” disse la Barbera rivolgendosi al suo Monferrato.
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Nel bicchiere si fa selvaggio ma assolutamente espressivo e ricco di aromi. Un vino di grande corpo, il Ruchè è la testimonianza di quanto poco conosciamo una regione vinicola famosa come il Piemonte.
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Un vitigno il cui valore è ormai chiaro a tutti, che ha incoraggiato gli stessi produttori a guardare con occhi nuovi i propri filari e le tecniche utilizzate, alla ricerca di una qualità sempre maggiore.
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Nonostante il tenue bagliore della luce del sole, l’andatura morbida delle colline e la storia secolare che porta sulle spalle, il Monferrato vive una costante reinvenzione di sé stesso.
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Questo ha permesso a molti di loro di trovare la ‘ricetta perfetta’. Una ineguagliabile combinazione di terreni, uva e pratiche enologiche che si chiama Barbera d’Asti
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Lascia noi la possibilità di mostrartene la bellezza, così che anche tu possa toccare la vera anima del Monferrato. Un’anima che si chiama Barbera d’Asti.
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Quelli che abbiamo bevuto sono dei Nizza capaci di portare i loro anni alla stregua di instancabili latin lover.
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Ho infatti viaggiato tanto e ovunque nella mia vita e posso tranquillamente affermare che se c’è un posto capace di offrire sempre grandi esperienze questo è il Monferrato!